È stato inaugurato ufficialmente il 9 maggio alle ore 11.44 il primo impianto di ESO RECYCLING Società Benefit per il trattamento di rifiuti sportivi, dispositivi di protezione individuale e dal mondo della moda.
All’inaugurazione, con il classico taglio del nastro, erano presenti Helga Loessl, Amministratrice unica ESO RECYCLING, il Sindaco di Tolentino Mauro Sclavi, Nicolas Meletiou Managing Director Eso Recycling, Andrea Palombo direttore di stabilimento di Tolentino, insieme a clienti, ospiti e a tutto il team di Eso Recycling, composto da 12 persone impiegate nel sito produttivo.
L’obiettivo delle attività dell’impianto è ridurre la quantità dei rifiuti conferiti in discarica, scegliendo la strada della valorizzazione e del riciclo, attraverso la rigenerazione in materia prima seconda, impiegabile per realizzare nuovi progetti.
ESO RECYCLING Società Benefit fa parte del mondo ESO dove le aziende sono parte di un’unica filiera che garantisce la circolarità del trattamento del rifiuto: dalla raccolta sul territorio, al ciclo del riciclo, un percorso che porta alla trasformazione in qualcosa di nuovo e significativo.
Quali rifiuti entrano a far parte di questo percorso circolare nell’impianto di Tolentino?
Rifiuti provenienti dal mondo del lavoro
DPI, dispositivi di protezione individuale: indumenti da lavoro, guanti, caschi protettivi, scarpe antinfortunistiche, materiali raccolti con il progetto back to work® di ESO, nel rispetto delle disposizioni della Direttiva 2008/98/CE e del Decreto Legislativo 152/2006.
Rifiuti provenienti dal mondo dello sport
Scarpe, palline da tennis, copertoni e camere d’aria di bicicletta, abbigliamento sportivo, caschi e scarponi da sci, materiali raccolti con esosport®, progetto nato nel 2009.
Rifiuti provenienti dal mondo della moda
Scarti di lavorazione, tessuti inutilizzati, vecchi campionari, prodotti invenduti: l’avvio alla rigenerazione ha l’obiettivo di ridurre il volume dei rifiuti tessili che oggi rappresentano una delle tipologie più in rapida crescita all’interno dell’Unione europea e una problematica a livello mondiale.
Sviluppato da un’idea di Nicolas Meletiou, imprenditore con una lunga esperienza nell’ambito della gestione e consulenza di rifiuti da ufficio, Eso Recycling rappresenta la chiusura del cerchio del processo e la restituzione di nuova materia prima seconda nata dalla rigenerazione.
Con una superficie di 700 mq interni e 2.400 mq esterni, lo stabilimento “Amato Cannara” è composto da due linee: una dedicata al riciclo e l’altra all’attività di produzione e trasformazione della materia prima seconda, ottenuta dalla prima linea, in nuovi prodotti destinati al mercato.
Attraverso le fasi di triturazione e separazione dei granuli misti nei componenti di origine (gomma, tessile, plastica, pelle, metalli ferrosi e non ferrosi), si ottiene la materia prima seconda e, successivamente alla fase di stampaggio, i prodotti finiti.
La separazione dei materiali avviene mediante avanzate tecnologie aerauliche e magnetiche che consentono di isolare i singoli componenti e avviarli al recupero in modo differenziato.
Dal processo di trasformazione possono nascere: piste di atletica leggera, pavimentazioni per campi da basket, tennis e padel e superfici per i parchi giochi chiamati “Il giardino di Betty”, pavimentazioni su misura per negozi, eventi, stand, pavimentazioni in colato d’opera, pannelli termoacustici per l’edilizia e per l’arredamento, medaglie e trofei per lo sport.
“È grazie ai miei 25 anni di lavoro nel settore dei rifiuti che ho acquisito un bagaglio di conoscenze sui molteplici percorsi per trasformare un rifiuto in una risorsa preziosa, avviandolo al “ciclo del riciclo” per ottenere materia prima seconda per la creazione di nuovi prodotti, ha affermato Nicolas Meletiou, managing director Eso recycling. Con le attività dello stabilimento “Amato Cannara” e i progetti futuri, intensifichiamo il nostro impegno verso l’economia circolare, ponendo l’attenzione su due pilastri fondamentali: l’uomo e l’ambiente. In un’epoca in cui questi valori sono più che mai cruciali, è essenziale perseguire un approccio sostenibile che tuteli entrambi, garantendo un futuro migliore per le generazioni a venire.”
“Questo piazzale a Tolentino ospita una delle aziende che rappresentano il futuro, attraverso il riciclo di materiali che ci aiutano a correre e a vivere la nostra quotidianità, ma non concludono la loro esistenza in questo piazzale, anzi, da qui hanno una nuova vita” ha dichiarato Mauro Sclavi, Sindaco di Tolentino “A questi materiali viene data una seconda opportunità, a beneficio di anziani, giovani, per le nostre strade e i nostri campi sportivi. Questo, secondo me, è il posto e il modo giusto di guardare più a lungo.”
A leggere il discorso del Sottosegretario di Stato Generale al Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica Claudio Barbaro è stato Fabio Sturani “Da Sottosegretario al Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, con una delega innovativa nella storia del Ministero proprio alla sostenibilità sportiva, apprendo sempre con favore ed entusiasmo iniziative imprenditoriali di tal genere, tese alla tutela dell’ambiente al contempo a contribuire all’economia nazionale”.
“Da uomo di sport di lungo corso, poi, non posso che riservare un plauso ancora di più convinto per la nascita del Plant Amato Cannara che, con la sua attività, contribuirà anche a favorire la diffusione dell’educazione ambientale nel mondo dello sport”, ha concluso il Sottosegretario.